La settimana del benessere: malfatti con erbette e primule

E la settimana delle verdure continua. Oggi andiamo un pochino più sull'elaborato, che altrimenti qui a suon di ricette facili mi dicono che non so più cucinare... ;)
Questo piatto l'ho preparato per una occasione speciale, diciamo che volevo fare qualcosa di carino e di buono, e così ho riproposto i malfatti che lo scorso anno ci avevano conquistati. E sono stata anche abbastanza fortunata da trovare ancora delle primule fiorite, e la decorazione con i fiori edibili si sa, conquistano un pò tutti.
Non sono una da smancerie, non sono una da "se non ci sentiamo tutti i giorni-settimane-mesi che amica sei". Non sono una da bacini o da "tesorina come stai?". No no no. Anzi, la faccenda così espressa mi mette anche un pò di ribrezzo.
Quindi, molto probabilmente, per questo ho qualche difficoltà a legare in rete. Nel senso che alla fine, o ci trovo qualcosa di concreto dietro a questi rapporti virtuali, oppure non va avanti a lungo.
O mi innamoro veramente di un blog (come è successo con Vaniglia, ad esempio) oppure vado dritta sulle persone, come è successo con la mia Streghetta.
O come è successo con Elisa.
E con Elisa è successo tutto per caso.
Se devo dire la verità, io non ricordo nemmeno bene come è andata. Ma alla fine mi sono ritrovata invitata a pranzo a novembre a casa sua.
Tant'è un paio di settimane fa lei è venuta a trovare me. E tant'è è nata una amicizia. Non di quelle virtuali tutte puccipucciamorepassadame, no. Una di quelle vere. Che ci accomuna nelle allergie verso certe persone, certi atteggiamenti, certi modi di fare.
Una di quelle che ci ha permesso di iniziare a conoscerci, noi e i nostri compagni di vita, con le chiacchiere sulle nostre esperienze di cucina, con delle mangiate fotoniche e delle risate argentine. Anzi, pure un pò di più. Perchè lei ha portato a casa mia anche un adorabile piccolo uomo (che mi ha dato tante di quelle soddisfazioni!). Io ho conosciuto Ivan, e lei ha conosciuto Pepe.
E poi ci sono state le serate a programmare le portate, i benvenuti e gli "Andate già via?", i silenzi e le passeggiate. I pranzi. E che pranzi signori. Io da lei sono stata divinamente (ditemi, avete mai assaggiato un brodo di fieno? no? ebbene, io si!). E io da me sono stata ancora bene al momento del caffè, con quei brutti ma buoni così morbidi, ma così morbidi, da venirmi una lacrimuccia quando ho addentato l'ultimo.
Tant'è.
Tant'è che Elisa ora c'è. E c'è in carne ed ossa, non solo nei suoi commenti (sempre graditissimi) su questo blog.
Dicono che se un'amicizia dura più di 8 anni, allora poi non si dissolve più. Chissà...

MALFATTI CON ERBE DI CAMPO E FIORI DI PRIMULA

300 g spinaci
200 g cicoria
500 g ricotta fresca
2 uova
150 g farina + un pò per rotolare i malfatti
100 g pecorino toscano
40 g burro
1 mazzetto salvia fresca
1/2 limone non trattato, la buccia
sale qb
pepe qb
24 fiori di primula

Sbollentate le erbe di campo per qualche minuto e poi sbianchitele (ovvero immergetele in acqua e ghiaccio immediatamente dopo averle tirate su dalla pentola).
In un cutter, o con la mezzaluna se non l'avete, tritatele. Poi unite le uova, il pecorino toscano grattuggiato, la ricotta e la farina ed amalgamate bene il tutto.
Con una ciotolina di acqua accanto a voi (vi servirà per maneggiare meglio l'impasto) prendete noci di composto e fatene una pallina, bagnatevi le dita e la mano a mano a mano che procedete, e poi rotolate ogni malfatto nella farina.
Preparate delle zeste di limone fini fini, sciogliete il burro insaporito con la salvia.
In una pentola con acqua bollente buttate i vostri malfatti e non appena torneranno a galla scolateli.
Conditeli con il burro fuso, le zeste del limone e i fiori di primula.
Per 4.