Un tè con le amiche: Petali&Verde

Oggi voglio dare il via ad un nuovo progetto. Un progetto che mi ronza in testa da quando ho aperto il blog. E a cui voglio dare vita così, per il piacere di farlo. Per il piacere di chiacchierare con voi (ma poi, con chi chiacchiererò veramente io?). E per farvi conoscere delle persone che lavorano con il cuore, e che con il tempo non solo sono diventate delle negozianti di fiducia, ma anche delle amiche un pò speciali.
E così voglio dare vita al "Tè con le amiche", che non avrà una cadenza fissa, nè un numero di post prefissato. Ma uscirà dal cuore, nel momento più utile per tutti, senza stress da consegne o consegne con stress.
E' quindi con grande piacere che oggi vi porto nel mondo di "Petali&Verde" di Marianna.

Quando si cambia città o paese, è sempre una nuova scoperta, bisogna "stravolgere" le proprie abitudini (che io amo alla follia e senza le quali non potrei farcela!) e adattarsi al nuovo, al diverso.
Così è stato anche soprattutto quando mi sono sposata e sono andata a vivere in una zona un pò diversa nella mia Valle (ma lo choc principale l'ho avuto da ben più giovane, nel mio trasferimento dalla tranquilla vita di paese alla città... ma questa, come sempre, è un'altra storia...).

Insomma, la criticità è stata cambiare tutte le abitudini in fatto di "acquisti": mica potevo spostarmi solo per fare un pò di spesa, no?
E magari a qualcuno non sembrerà, ma anche i fiori hanno la loro importanza. Almeno a casa mia. E sicuramente da "Petali&Verde".
Trovo che una casa senza verde sia una casa meno viva... ma non è che si debba tutti avere il pollice verde (ne sa qualcosa il mio ficus...), basta anche un fiore reciso in un vasetto di cristallo e l'armonia entra in un minuto.

Quindi, capirete quanto sia importante avere una fiorista di fiducia per una ragazza (dai, in fondo sono sempre ragazza... almeno fino ai 40!) che dà così tanta importanza ai fiori (per una che quando arriva a casa saluta, con ordine, Pepe, le orchidee, e Comandante Amigo...).
E Marianna mi ha conquistato, visita dopo visita, mazzettino dopo mazzettino.
Ricordo ancora il primo acquisto fatto da lei: una rosa ad alberello, rossa. Per un Natale a casa nostra. Era meravigliosamente bella (non è durata a lungo ahimè, leggasi: non tutti devono necessariamente avere il pollice verde! :)). E ricordo ancora la prima frase letta in questo negozietto, un Natale di qualche anno fa:

"Dicono che c'è un tempo per seminare e uno più lungo per aspettare, io dico che c'era un tempo sognato che bisognava sognare. (Ivano Fossati - C'è tempo)"

Quando entro da Marianna, è come se mi catapultassi in un mondo bello. In un mondo dove non ci sono i problemi della vita, vengono chiusi fuori dalla porta: perchè lì non si vendono solo fiori, si vendono anche speranze.

La speranza che i sogni non vengano calpestati, la speranza che la casa sia sempre piena di persone amiche.

L'idea che "L'ordine è il piacere della ragione, ma il disordine è la delizia dell'immaginazione (Paul Claudel)".

La speranza del "Si" che duri per tutta una vita.

E poi c'è anche la commozione, che trovo quando passo davanti alla sua vetrina, in cui vedo i miei Cicciobello di quando ero piccola, e su cui leggo una frase che probabilmente ogni mamma o ogni futura mamma o ogni donna che si immagini mamma ha nel profondo del cuore. O che ogni figlia vorrebbe regalare alla sua mamma.

Un fiore è il simbolo della vita. Uno dei simboli che dovremmo saper cogliere nella quotidianità di tutti i giorni.
Una emozione che ci dovrebbe ricordare quanto sia bello gioire di fronte ai piccoli miracoli che ogni giorno abbiamo abbiamo la fortuna di ammirare.
E dovremmo ringraziare Marianna, per tutte le cose belle che ci ricorda ogni volta in cui la andiamo a trovare, anche quando non diciamo niente, e rimaniamo in silenzio ad ammirare le sue composizioni.

Questo weekend regalatevi dei cupcake dolci e stuzzicanti, solo per il piacere di stare con qualcuno, di chiudere per una mezz'ora i pensieri e i problemi fuori da una porta (la nostra porta). Regalate un tè alla vaniglia e uno di questi dolcetti ad una vostra amica. Il resto verrà da sè.

 

CUPCAKE ALLA MANIERA DEI BROWNIE CON CREMA AL BURRO DI ARACHIDI

Cupcake alla maniera dei brownie
70 g cacao in polvere (per me quello di Bali, dolce)
230 g acqua bollente
3 uova
280 g farina 0
300 g zucchero semolato
1 cucchiaino lievito per dolci
1 cucchiaino fleur de sel aromatizzato alla lavanda e arancia
190 g burro
120 g di noci brasiliane

Crema al burro di arachidi
250 g burro arachidi cruncy
100 g burro
100 g burro salato
225 g zucchero a velo

Sciogliete il cacao in polvere nell'acqua bollente, mescolando bene. Nella ciotola della planetaria (o in un'altra ciotola se non possedete la planetaria) mescolate le uova con 1/4 del composto di cacao e acqua precedentemente preparato.
Tritate le noci brasiliane e poi mescolatele al resto degli ingredienti secchi (la farina, lo zucchero, il lievito, il sale). Incorporate il burro e il resto del cacao all'acqua mescolando piano con la frusta finchè tutti gli ingredienti secchi saranno inumiditi. Sbattere un pò più energicamente e poi aggiungere la miscela di uova e cacao all'acqua: mescolate bene, stando bene attente nello staccare il composto dalle pareti della ciotola.
Prendete i pirottini, metteteli nelle teglie da cupcake e riempiteli a 2/3. Fate cuocere in forno preriscaldato ventilato a 160°C per circa 30 minuti. Controllate la cottura con uno stuzzicadenti: saranno pronti quando lo stuzzicadente uscirà asciutto. Lasciateli completamente raffreddare una volta sfornati.
A questo punto preparate la crema al burro di arachidi: portate tutti i burri a temperature ambiente, sbatteteli con una frusta con lo zucchero a velo che dovrete incorporare un pò per volta.
Quando i cupcake saranno freddi, copriteli con la crema al burro di arachidi.
Per circa 20 cupcake (ma ovviamente dipenderà dalla dimensione dei vostri stampini).
Ricetta ripresa e lievemente modificata da "Cupcake" di Alisa Morov.