Gelato cremoso al lampone |
La prima cosa che ci è venuta in mente è stata la frutta, di cui non avevamo ancora parlato.
Quando poi è uscito il nome del lampone, a me sono brillati gli occhi: non so ancora di preciso quale sia il mio frutto preferito, perchè si alternano. Ciliegie, lamponi, mirtilli, fragole e pesche: sono tutti e cinque lì, ed io non so mai decidermi.
Però questo 2013 non è stato un anno particolarmente fortunato: non ho praticamente visto ciliegie nostrane (le ho dovute comprare! se penso agli anni scorsi, in cui non sapevo più dove metterle!) e di fragole del Signor Orto nemmeno l'ombra (acciderpolina! nemmeno una!!!).
Quando poi sono passata da nonna e ho chiesto "Nonna, ma secondo te, i lamponi ci saranno, per metà giugno?". La risposta è stata "Ma ninni, con questo tempo, prima di luglio mi sa che non vedremo niente. Comunque i fiori li hanno fatti e qualcosina sembra che nascerà.". Non mi dire che non vedo nemmeno i lamponi!
E così, con il cuore piccolo piccolo, giovedì mattina mando Comandante Amigo in avanscoperta a comprare la vaschetta piena di frutti rossi (che poi, diciamocelo, ma quanto sono cari?).
E dopo pranzo mi arriva una telefonata, in diretta dal fruttivendolo "Sere, lamponi non ne hanno.". Ma come lamponi non ne hanno? Ma se in giro per il web li ho visti spuntare come funghi!
Mi rassegno: toccherà avvisare Streghetta e cambiare frutto. Uffi.
Ma quando meno ce lo aspettiamo, quando andiamo a zonzo a caccia di uova di gallina (perchè qui intanto l'avete capito che la spesa la facciamo un pò così, a zonzo per gli orti e pollai!) ecco che spuntano i lamponi del Signor Orto.
Ok, l'ingrediente del mese è confermato.
IL LAMPONE
Il lampone, il cui nome scientifico è Rubus idaeus (come mi sento molto lo Zichichi Crozziano nello scrivere scientifico e pensare a “che cosa è la sciiienza…?”. Ma d’altronde se non fossi un poco squilibrato anche io come potrei preparare schede per queste due matte che osano poi metterle sopra i loro blog…?) appartiene alla Famiglia delle Rosaceae (come la rosa J), al Genere Rubus (come il rovo J) ed alla specie idaeus (come… il lampone europeo!).
Questa specie, che non è l’unica ad essere coltivata nel nostro paese, è invece l’unica che si trova spontanea. Si presenta come una pianta cespugliosa biennale, la cui sopravvivenza è data dal continuo rinnovo dei polloni che si ha a partire dalle radici. Le foglie sono caduche, i fiori sono portati su racemi e i frutti, che si generano dall’impollinazione dei fiori, sono un’aggregazione di drupeole e sono chiamati more (come la more delle more…) e hanno forma più o meno globosa.
La fioritura avviene tra maggio e giugno (a seconda delle zone climatiche e a seconda delle annate…) e la maturazione del frutto si ha conseguentemente da giugno, luglio a tutto agosto.
Il lampone europeo ha frutti di colore rossastro, ma esistono anche varietà con colorazioni più chiare, bianco-giallastre, il sapore può essere dall’acidulo al dolce a seconda della varietà e del grado di maturazione. Essi vengono utilizzati in svariate maniere, dal consumo fresco, alla trasformazione in marmellate, sciroppi e altro, all’utilizzo in cosmesi e medicina grazie alle proprietà diuretiche, diaforetihe e protettrici vaso-capillare.
Così finisce il mio racconto sul lampone. Non saprei proprio che altro dire… non ho piacevoli (?) storielle da raccontarvi o aneddoti su questo frutto e d’altronde il mio è sempre stato un pensiero molto essenziale, alla Ungaretti o alla Montale… poi se un giorno le nostre due bloggers torneranno ad utilizzare ingredienti che mi consentiranno di sviluppare un tema più descrittivo, alla Zola o alla Tolstoji, bè, allora, vi tedierò nuovamente con schede più dettagliate!
Il lampone, il cui nome scientifico è Rubus idaeus (come mi sento molto lo Zichichi Crozziano nello scrivere scientifico e pensare a “che cosa è la sciiienza…?”. Ma d’altronde se non fossi un poco squilibrato anche io come potrei preparare schede per queste due matte che osano poi metterle sopra i loro blog…?) appartiene alla Famiglia delle Rosaceae (come la rosa J), al Genere Rubus (come il rovo J) ed alla specie idaeus (come… il lampone europeo!).
Questa specie, che non è l’unica ad essere coltivata nel nostro paese, è invece l’unica che si trova spontanea. Si presenta come una pianta cespugliosa biennale, la cui sopravvivenza è data dal continuo rinnovo dei polloni che si ha a partire dalle radici. Le foglie sono caduche, i fiori sono portati su racemi e i frutti, che si generano dall’impollinazione dei fiori, sono un’aggregazione di drupeole e sono chiamati more (come la more delle more…) e hanno forma più o meno globosa.
La fioritura avviene tra maggio e giugno (a seconda delle zone climatiche e a seconda delle annate…) e la maturazione del frutto si ha conseguentemente da giugno, luglio a tutto agosto.
Il lampone europeo ha frutti di colore rossastro, ma esistono anche varietà con colorazioni più chiare, bianco-giallastre, il sapore può essere dall’acidulo al dolce a seconda della varietà e del grado di maturazione. Essi vengono utilizzati in svariate maniere, dal consumo fresco, alla trasformazione in marmellate, sciroppi e altro, all’utilizzo in cosmesi e medicina grazie alle proprietà diuretiche, diaforetihe e protettrici vaso-capillare.
Così finisce il mio racconto sul lampone. Non saprei proprio che altro dire… non ho piacevoli (?) storielle da raccontarvi o aneddoti su questo frutto e d’altronde il mio è sempre stato un pensiero molto essenziale, alla Ungaretti o alla Montale… poi se un giorno le nostre due bloggers torneranno ad utilizzare ingredienti che mi consentiranno di sviluppare un tema più descrittivo, alla Zola o alla Tolstoji, bè, allora, vi tedierò nuovamente con schede più dettagliate!
GELATO CREMOSO AL LAMPONE
300 ml latte
200 ml panna fresca
250 g lamponi
200 g zucchero
6 tuorli grandi
2 cucchiai di acqua di rose
2 cucchiaio di zucchero semolato
Preparate una crema inglese: sbattete i tuorli con lo zucchero, aggiungeteli al latte e panna riscaldati e cuocete la crema fino alla temperatura di circa 85°. Abbattete la temperatura della crema mettendola in acqua fredda.
In un padellino cuocete i lamponi per qualche minuto con un cucchiaio di zucchero e due cucchiai di acqua di rose (circa 7-8 minuti). Abbattete anche il composto ottenuto in acqua fredda.
Dividete in due la crema: una parte mantecatela così, per ottenere del semplice gelato alla creama (che con i lamponi, è la morte sua!). L'altra parte invece unitela al succo di lamponi, mescolate bene e mantecata anch'essa nella gelatiera.
Per 500 g di gelato alla crema e 500 g di gelato al lampone cremoso.
300 ml latte
200 ml panna fresca
250 g lamponi
200 g zucchero
6 tuorli grandi
2 cucchiai di acqua di rose
2 cucchiaio di zucchero semolato
Preparate una crema inglese: sbattete i tuorli con lo zucchero, aggiungeteli al latte e panna riscaldati e cuocete la crema fino alla temperatura di circa 85°. Abbattete la temperatura della crema mettendola in acqua fredda.
In un padellino cuocete i lamponi per qualche minuto con un cucchiaio di zucchero e due cucchiai di acqua di rose (circa 7-8 minuti). Abbattete anche il composto ottenuto in acqua fredda.
Dividete in due la crema: una parte mantecatela così, per ottenere del semplice gelato alla creama (che con i lamponi, è la morte sua!). L'altra parte invece unitela al succo di lamponi, mescolate bene e mantecata anch'essa nella gelatiera.
Per 500 g di gelato alla crema e 500 g di gelato al lampone cremoso.
Vedi che 'fortuna' a non avere il signor Orto che fa sciopero? Io trovo lamponi come se piovesse, buoni e pure italiani! Vuoi che te ne mandi una cassetta??? :-)
RispondiEliminaMi tocca boiccottare i blog che fanno gelati oppure comprarmi la gelatiera? :-)
Baci
Ciao Sere,
RispondiEliminaeh si quest'anno è una fatica trovare frutta e verdura,
io non dell'orto...purtroppo, mi accontento del supermercato o fruttivendolo (quest'ultimi a Milano sono come degli orefici!!!), ma sto sempre attenta almeno alla provenienza ed è difficile trovare buona frutta o verdura italiane, ma io insisto e ci tengo!
Ma veniamo alla tua ricetta, purtroppo non ho la gelatiera, proprio ieri ne ho guardate un po', sono stata tentata e poi ho lasciato stare, ci sono cose più importanti a cui devo dare la precedenza...ma è nella mia lista!!!
Un bacione e mi gusto il gelato virtualmente.
Cri
Ma io li adoro i lamponi! Quest'anno per me niente di niente però, ma mi sa che rimedio pure io :-) Bacioni
RispondiEliminaCiao, ti s opro grazie a Bloglovin e rimango volentieri, i lamponi mi piaccio un sacco soprattutto fotografarli!!!!
RispondiEliminaPiacere e mi unisco anche ai lettori di google friends, tante volte non scomparissi davvero, da li leggo più volentieri gli aggiornamenti dei post! Un saluto e alla prossima allora! Ah...io sono Gabila!
Io comunque credo in Audrey Hepburn ;)
RispondiEliminaOttimo questo gelato! E mia piacciono troppo la coppetta in cui l'hai presentati :)
RispondiEliminaUn bacio
Letizia
Non dirlo a quell'altra, ma il gelato e' molto piu' nelle mie corde che la pavlova ;)))) ahahahahah...oh mamma, temo per la mia vita! ...e come ti invidio il Signor Orto che ti "regala" certe delizie...
RispondiEliminafai bene a temere.....
EliminaChe meraviglia i lamponi e foto stupenda... io li adoro e li utilizzo spessissimo nelle mie ricette, ma nel gelato saranno qualcosa di unico!
RispondiEliminaSimona
io purtroppo mi devo accontentare dei comprati, che nell'orto è già tanto se riesco a far sopravvivere l'insalata..
RispondiEliminae quelli in vaschetta, a parte esser carissssimi, son pure sempre mezzi spiaccicati... :///