E poi arrivano loro: quei weekend tutti casalinghi.
Quelli in cui al sabato inizi a mangiare alle 13 per ritrovarti a guardare l'orologio che sono le 17 e sei ancora lì, intorno a quella tavola ormai stracolma di bottiglie di spingicaffè.
Quelli in cui il massimo dello shopping è una nuova pianta, che ti riempie di orgoglio la mattina appena sveglia, quando la vedi lì, tronfia nella sua bellezza.
Quei weekend che prevedono i crogiolamenti alla domenica mattina, quando ci si coccola un pò di più a letto e si scova in libreria un libro di cui non si ha memoria dell'acquisto.
Quelli in cui la domenica, alle 14 e dopo una zuppa calda, si esce per una lunga passeggiata con Pepe.
E al rientro ci si crogiola ancora un pò davanti ad un bellissimo film prima della cena.
E per cena, la milanese. La prima milanese della vita.
Quei weekend in cui tu senti la primavera, la senti perchè è lì, la riconosci nella luce che ti avvolge e nel profumo che senti nell'aria che però non sapresti descrivere con precisione: un misto di timo, di erba che ancora non si vede ma che è lì, pronta a germogliare. Un misto di terra e violette, le primissime della stagione.
Quei weekend slow, di quelli in cui uno stufato ci sta d'incanto. Perchè in fondo, la neve è sempre magica. Anche quando si sente la primavera e lei decide di fare una sorpresa.
CINGHIALE IN UMIDO ALLA FIORENTINA
1 kg cinghiale
1 bel mazzo prezzemolo
1 carota
1 cipolla grande
4 spicchi aglio
1 costa sedano
2 chiodi di garofano
6 grani ginepro
8 foglie alloro
olive verdi qb
250 ml olio evo
1 bicchiere vino rosso
½ bicchiere marsala all’uovo
sale qb
pepe qb
Prendete la carne, tagliatela a pezzi regolari e metterla in immersione in un recipiente pieno di acqua. Cambiare sovente l’acqua, e lasciarla in immersione finchè l’acqua non risulti quasi pulita ed il cinghiale sia molto schiarito (io l’ho lasciata in ammollo per una notte, cambiando molto spesso l’acqua prima di andare a letto). A questo punto si riempie lo stesso recipiente di acqua, vi si aggiungono 5 cucchiai di aceto e si lascia nuovamente la carne in immersione per 30 minuti o più (io l’ho lasciata 1 ora). Risciacquate la carne sotto l’acqua corrente.
Metterla in una pentola molto capiente affinchè non sia sopramessa e mettere il tutto sul fuoco moderato stando attendi a che non si attacchi alla pentola. Questa operazione serve per fare evaporare l’acqua in eccesso.
Nel frattempo, preparate un battuto con il prezzemolo, la carota, la cipolla, l’aglio e il sedano. Il battuto deve essere abbastanza consistente: rosolarlo in olio evo a fuoco lento in un tegame abbastanza grande. Aggiungere la carne già preparata come descritto in precedenza e lasciarla rosolare per 30 minuti. Tenere la fiamma sempre regolare.
A questo punto aggiungere mezzo bicchiere di vino rosso e lasciare evaporare, cuocere per un’altra mezz’ora.
Preparare la conserva: prendere un recipiente, mettere 300 ml di acqua e aggiungere 250 ml di conserva. Aggiungere quanto ottenuto alla carne, aggiustando di sale e mettendo del pepe in grani, i chiodi di garofano, il ginepro e l’alloro. Lasciare cuocere per due ore circa. A questo punto aggiungere mezzo bicchiere di marsala all’uovo, le olive verdi e lasciare cuocere per un’altra mezz’ora.
Servire ben caldo con polenta.
Per 6 persone.
1 kg cinghiale
1 bel mazzo prezzemolo
1 carota
1 cipolla grande
4 spicchi aglio
1 costa sedano
2 chiodi di garofano
6 grani ginepro
8 foglie alloro
olive verdi qb
250 ml olio evo
1 bicchiere vino rosso
½ bicchiere marsala all’uovo
sale qb
pepe qb
Prendete la carne, tagliatela a pezzi regolari e metterla in immersione in un recipiente pieno di acqua. Cambiare sovente l’acqua, e lasciarla in immersione finchè l’acqua non risulti quasi pulita ed il cinghiale sia molto schiarito (io l’ho lasciata in ammollo per una notte, cambiando molto spesso l’acqua prima di andare a letto). A questo punto si riempie lo stesso recipiente di acqua, vi si aggiungono 5 cucchiai di aceto e si lascia nuovamente la carne in immersione per 30 minuti o più (io l’ho lasciata 1 ora). Risciacquate la carne sotto l’acqua corrente.
Metterla in una pentola molto capiente affinchè non sia sopramessa e mettere il tutto sul fuoco moderato stando attendi a che non si attacchi alla pentola. Questa operazione serve per fare evaporare l’acqua in eccesso.
Nel frattempo, preparate un battuto con il prezzemolo, la carota, la cipolla, l’aglio e il sedano. Il battuto deve essere abbastanza consistente: rosolarlo in olio evo a fuoco lento in un tegame abbastanza grande. Aggiungere la carne già preparata come descritto in precedenza e lasciarla rosolare per 30 minuti. Tenere la fiamma sempre regolare.
A questo punto aggiungere mezzo bicchiere di vino rosso e lasciare evaporare, cuocere per un’altra mezz’ora.
Preparare la conserva: prendere un recipiente, mettere 300 ml di acqua e aggiungere 250 ml di conserva. Aggiungere quanto ottenuto alla carne, aggiustando di sale e mettendo del pepe in grani, i chiodi di garofano, il ginepro e l’alloro. Lasciare cuocere per due ore circa. A questo punto aggiungere mezzo bicchiere di marsala all’uovo, le olive verdi e lasciare cuocere per un’altra mezz’ora.
Servire ben caldo con polenta.
Per 6 persone.
Ringrazio di cuore la mamma di Leonardo, per averci regalato questa ricetta, in tempi non ancora sospetti. Ogni volta che tiriamo fuori la versione originale scritta a mano da lei, ci ruba un sorriso, e ci fa pensare che i più bei regali si celano nei gesti più semplici. Grazie di cuore.
Grazie per aver condiviso questo weekend slow e, sperando che smetta di piovere, aspetto la primavera
RispondiEliminaIl tuo cinghiale è davvero speciale e mi piacerebbe mangiarlo in una di queste giornate piovose e fredde, pensando alle primule e violette!
Ciao
Isabel
Bellissimo week end e favolosa ricetta, anche il cagnone è super!
RispondiEliminaCri
Ciao Sere, che bel week end! Ogni tanto bisogna proprio coccolarsi con un po' di "slow" invece di correre sempre! Il tuo stufato è perfetto in questa logica e davvero delizioso alla vista... Non oso immaginare al palato!!! Ti abbraccio!
RispondiEliminaChe meraviglia di week-end.. io ne sogno uno così da tempo, ma essendo spesso sola, finisco per andare da mammà con Olivia (la cugina bianca del tuo pepe), e mi faccio un po' coccolare dai miei.
RispondiEliminaOgni tanto ci va pure quello, ma anche al cinghiale direi difficilmente di no ;)