Ok: ad agosto mi sono completamente dimenticata di cucinare. Semplicemente, non ne avevo voglia. E secondo voi, la voglia, mi ritornerà? No eh, perchè avrei delle bellissime melanzane che aspettano solo di finire in una splendida moussaka da infilare poi nel freezer per essere assaporata poi quando fuori c'è la neve. Ma se vado avanti di questo passo, io non ne ho voglia e non la faccio! Ecco! Insomma, però, sono o non sono una foodblogger? Scrivo o non scrivo ricette di cucina?? Si. In teoria si. Ma questo blog è anche un pò un blog di fotografia, direi. Quindi, visto che la scorsa puntata vi ho mollati un pò così, con un finale non troppo ben definito (ho riletto il post il giorno dopo averlo scritto e... sarei andata avanti! cioè, dopo le ultime fotografie avrei cercato ancora un pò di racconto... e io che l'ho fatta breve per non tediarvi troppo...), mi tocca rimediare e finire di raccontarvi le mie Marche, visitate durante la mia estate rock (e, forse, è anche per questo che non ho voglia di cucinare... mai passato una estate così fuori casa come questa appena trascorsa...).
Siccome ormai qui ho preso il vizio di fare due post sui viaggi che faccio(amo), ecco che vi racconto la seconda parte delle Marche.
Devo inanzitutto ringraziare tantissimissimo Agnese de L'Amaranto e il Melograno: l'ho già fatto in privato, ma mi pare corretto ringraziarla anche ora. Quasi tutte le dritte che sto per darvi me le ha fornite lei, ed io e Comandante Amigo abbiamo veramente fatto i salti mortali per seguire i suoi consigli. Ma oltre a quelli che mi ha dato lei, e che vi riporterò non in toto, vi metterò anche qualcosa scoperto da me, of course. Grazie alla Lonely e a tutti gli altri libri che viaggiano sempre con noi.
Quindi quindi. Da dove comincio?
In campeggio, come vi ho accennato prima, avevamo anche un tavolino, eravamo privi di orario, e abbiamo anche mangiato spesso e volentieri vicini alla nostra tendina (le cene più divertenti di tutta la vacanza... sia mai grazie al vino e all'assenza di autovettura da dover guidare poi? :)). Ma in tenda, capirete bene, non avevo a disposizione nè un frigo che potesse mantenere per giorni e giorni gli alimenti, nè un fornello degno di tal nome su cui poter cucinare.
Ebbene, nonostante ciò (come adoro i nonostante!) io oggi vi posto la mia ricetta dei Moscioli selvatici di Portonovo: acquistati dai pescatori di Numana alla mattina, messi in un frigo precario subito dopo, e cucinati la sera stessa. Ora capite perchè non avevo orari? Perchè finalmente, per 13 giorni, ho fatto tutto quello che non posso fare durante l'anno: sono andata a fare la spesa alla mattina per la sera. Credetemi: un vero lusso!
Ma oltre ai Moscioli acquistati dai pescatori (presidio slow food delle Marche), ho avuto anche la fortuna di assaggiare il Salame di Fabriano (altro presidio slow food) durante un aperitivo improvvisato da Comandante Amigo. Vogliamo parlare di formaggi? Bene, ho assaggiato il Pecorino dei Monti Sibillini, ma anche altri tipi (ora non mi ricordo i nomi, ma appena posso mi correggo e ve li posto!). E mi sono portata a casa anche il ciauscolo! Oddio, buonerrimo e ormai quasi finito.
E le olive all'ascolana, per i nostri aperitivi per il dopo sole a zonzo per una Sirolo dorata? Dove le mettiamo?
Ma per fare tutto questo, ci siamo appoggiate a quella che poi è diventata la nostra tappa fissa, nelle mattinate tranquille a fare la spesa, prima di andare un pò in spiaggia.
"La Drogheria" è diventato il nostro punto fermo: non è un produttore (a me che piace tanto andare in giro a cercarli), ma è semplicemente un negozio. Una bottega. Una drogheria, per l'appunto. Ma uno di quei posti in cui dopo un paio di visite, ti senti a casa. In cui ti puoi fermare e parlare con la proprietaria, e chiacchierare sui formaggi che vende, o sulle marmellate o i mieli. O sulle ricette che pensi di fare quando arrivi a casa, con i prodotti che acquisti da lei.
"La Drogheria" è diventata la perla delle mie vacanze, un porto piacevole in cui passare per comprare qualcosa di buono (ancora ricordo quei carciofi grigliati sott'olio... buonerrimi!) per una cena volante!
Ma una vacanza al mare degna di tal nome non è una vera vacanza se almeno non si fa pranzo in un ristorantino sulla spiaggia, magari a pranzo, per togliersi dal solleone e ristorarsi con qualcosa di buono. O di buonissimo, come avrete occasione di provare se vi regalerete una giornata intera nella spiaggia di Portonovo e se sceglierete "Il Clandestino" come meta per il vostro pasto ristoratore.
Che poi, chissà perchè nella testa la lasagna di pesce rosa, salsa di cocco, lime e prezzemolo pensavamo che fosse qualcosa di fresco, come l'insalata di pesce spada (bresaola di pesce spada con pomodoro e salsa senape) scelto da Comandante Amigo. Poco male eh, era di un buono che non ho di certo fatto fatica a finirlo! Anzi, c'è stato pure il dolcino: mousse di cioccolato fondente, grissini sale di cipro ed olio alle clementine per me e mousse di cappuccino con linghe di gatto per Comandante Amigo (e poi mi domando come mai sono ingrassata in questa estate 2013... boh??!).
Il motivo per cui amo immensamente andare in vacanza a fine luglio è perchè io compio gli anni in quel periodo, e perchè c'è anche il nostro anniversario di nozze. E mi piace poter pensare di passare questi giorni spensierata, regalandomi appunto anche solo un paio di giornate di ferie. Se poi posso agganciarci proprio due settimane, come in questo caso, il gioco è fatto. E dove vado a festeggiare? Bè, assolutamente "Da Andreina". Vi prego, non lasciatevi sfuggire questo ristorante a Loreto perchè fareste un vero e proprio peccato capitale!
Altra tappa da non perdere, nuovamente per un pranzo frugale, magari mentre siete a zonzo per una Ancona bollente, è "Al Chiosco da Morena". Ho mangiato delle ostriche freschissime, assaggiato delle vongole buonerrime e delle cozze saporitissime.Ma se una parola d'ordine in queste vacanze è stata "Verdicchio", un motivo ci sarà, no? Eccerto, abbiamo visitato ben tre cantine, e portato a casa solo 24 bottiglie di vino. Come dite? Solo? :)
Non perdetevi quindi queste tre cantine, eccezzionali veramente: Garofoli a Loreto, Montecappone a Jesi e Mancinelli a Morro d'Alba.
E anche in questo caso, se proprio devo scegliere, vi devo assolutamente consigliare lui, il vino che alle mie papille è risultato il migliore: il Tabano di Montecappone.
Sempre per delle cene frugali in campeggio, quale miglior piatto se non la caprese? Ecco, se volete mangiare anche voi una caprese degna di tal nome, veloce da preparare e buona da gustare, sempre mentre siete con una vista mozzafiato sul Conero, con le candele accese e un tavolino mignon davanti a voi, fate una tappa al Caseificio Piandelmedico. E provate a comprare una delle sue mozzarella.
Una cosa che in vacanza ci sta sempre bene, sia che siano vacanze vere come in questo caso, sia che siano serate post lavoro (d'altronde, alla sera, non si è in vacanza quando si vive vicino al mare?), è una sagra. Se poi in questa sagra decidete di comprarvi (finalmente!) un bel tagliere in ulivo e chiedete consigli sul banchetto da assediare per la vostra cena, riuscirete sicuramente a mangiare le migliori cresce che voi abbiate mai mangiato in vita vostra!
Infine, ultimo dei consigli ma non per importanza, una pasticceria, in cui abbiamo mangiato non solo un pranzo veloce ma anche una cena in auto, e che abbiamo trovato buonissima, soprattutto nella versione "croissant salato. La pasticceria in questione è Lombardi, a Osimo.
Bene, se la scorsa volta sono stata very very short, questa volta mi sono lasciata andare un pò di più. Ci vediamo al prossimo post? Mi aspettate, non vi ho annoiati?
Sappiate che avrò un settembre incasinatissimo su e giù per l'Italia, quindi non so quanto riuscirò a passare da queste parti. Sicuramente pochissimo in cucina, ma intanto a voi piace guardare anche foto, no?
MOSCIOLI ALLA MARINARA
1 kg di Moscioli
2 spicchi di aglio
1 mazzetto di prezzemolo
1/2 bicchiere di vino bianco
1 filo di olio evo
1 limoni Amalfi
Mettete in una padella l'olio e l'aglio vestito, lasciate soffriggere e quando sarà un pò rosolato, mettete i moscioli, che avrete precedentemente lavato bene con una paglietta e con l'aiuto di un coltello.
Quando i moscioli inizieranno ad aprirsi, bagnateli con il vino bianco. Lasciateli aprire e (lo so, sto per dirvi un'eresia e chi di voi sa cucinare le cozze penserà che io sia una pazza scatenata: provate però una volta a farle così, e poi fatemi sapere cosa ne pensate!) fateli cuocere finchè quasi tutto il brodo dei moscioli si sarà asciugato. Servite immediatamente caldi, volendo con qualche spicchio di limone Amalfi.
Per 2 persone.
1 kg di Moscioli
2 spicchi di aglio
1 mazzetto di prezzemolo
1/2 bicchiere di vino bianco
1 filo di olio evo
1 limoni Amalfi
Mettete in una padella l'olio e l'aglio vestito, lasciate soffriggere e quando sarà un pò rosolato, mettete i moscioli, che avrete precedentemente lavato bene con una paglietta e con l'aiuto di un coltello.
Quando i moscioli inizieranno ad aprirsi, bagnateli con il vino bianco. Lasciateli aprire e (lo so, sto per dirvi un'eresia e chi di voi sa cucinare le cozze penserà che io sia una pazza scatenata: provate però una volta a farle così, e poi fatemi sapere cosa ne pensate!) fateli cuocere finchè quasi tutto il brodo dei moscioli si sarà asciugato. Servite immediatamente caldi, volendo con qualche spicchio di limone Amalfi.
Per 2 persone.
PS Stavo quasi per dimenticarvi un altro ristornatino di Sirolo niente niente male: La Taverna. Proprio vicino a La Drogheria. Provatelo, e provate anche a sorseggiare due calici di vino appoggiati alle botti che danno sulla piazzetta principale di Sirolo. E poi ditevi se non vi sembrerà di essere in una vacanza meravigliosa!
PPS Cribbio! E il gelato? Il più buono della vacanza l'ho mangiato qui, a Urbino, presso La Romana. E solo oggi, mentre scrivo il post, scopro non essere presente solo Urbino. Bè, le papille gustative l'hanno promosso a pieni voti, quindi io ve lo consiglio, sperando di non avere preso una grande cantonata!
PPPS ... ci sarebbe anche il pastificio Perna (che magari avrete pure avuto modo di degustare dalla su citata Andreina), se anche voi volete portarvi a casa un pò di pasta per le cene easy, quando tornate stanche dall'ufficio ma non avete troppa voglia di spignattare... e allora magari andate a panna e speck! ;)
PPPPS non tiro fuori altro dal cervello, ma mi perdonerete, quando vado in vacanza in Italia, è così. Vuoi per la comodità dell'autocheintantomagariancoraunpaccodispaghetticista, vuoi perchè inostriprodottisonounicialmondo, io mi sbizzarisco...
Buon weekend!
Grazie della tua visita al mio blog www.paneperituoidenti.it, Sere!
RispondiEliminaValeria
Queste foto sono bellissime, ho apprezzato tutto, dalla cucina, al paesaggio, alle sfiziosità...ma lo zucchero alla menta!! *_* Amore a prima vista, quanto mi piacerebbe provarlo!
RispondiEliminahttp://ledeliziedelmulino.blogspot.it/
ahahahah!! Infatti mi sembrava un po' tagliato a metà l'ultimo post... In ogni caso lo hai ricucito alla grande con questa montagna di informazioni. Vuoi un parere? I reportage ti riescono proprio bene... che ne dici di aprire anche un travel blog?! ;-P
RispondiEliminabacioniiiiii
Ma che bello questo tour delle Marche a tavola.. io, per non saper né leggere né scrivere, salvo tutto. Capitasse mai ;)
RispondiEliminaAdoro le Marche, invidio la tua meravigliosa vacanza Fata di semplicità e cos'e buonerrime.....e poi, anche al Clandestino mi sei andata? Sigh.....le foto parlano e non hai bisogno di scrivere molto....almeno per me, che vivrei di ciauscolo spalmato su una focaccia calda e Dormirei su un'amaca. Bentornata tesoro...vedrai che la voglia tornera' presto...non vedo l'ora di strizzarti. Pat
RispondiEliminadelle gran belle immagini della vacanza fa venire voglia di partire
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