Quest'anno il Natale è stato davvero Natale. E' stato tanto Natale. Non so come spiegarmi.
Saranno stati i giorni a casa, che a lavorare anche se ci sono andata, quasi non me ne sono accorta.
Saranno stati anche i giorni di vacanza che ci siamo presi qua e là - e quelli che ci prenderemo ancora.
Sarà che quest'anno ho deciso di passare da tutti - e quando dico tutti, intendo proprio tutti - per fare gli auguri di un buon Natale di persona.
Sarà che a casa c'è sempre stato quel dolce via e vai di persone, che arrivavano chi con un sorriso, chi con un fiore e chi con un pacchetto.
Sarà che abbiamo inaugurato la tavernetta.
Insomma, saranno tante cose, ma quest'anno il Natale è stato tanto Natale.
Ancora adesso, seduta qui sul divano, a preparare virtualmente una valigia - sia mai che si perde il vizio di partire, ogni tanto - con la voglia di lasciarvi una ricettina per l'ultima festa che viene a trovarci, con l'albero acceso che sberluccica, a me sembra ancora Natale.
E come ogni anno a Natale ho cucinato tanto. Davvero tanto. E come al solito non vi ho lasciato nemmeno una ricetta per le feste... ;)
Ora rimedio, con una signora ricetta. Con una Signora - Ada Boni - che mi ha permesso di nobilitare lei, la gallina che ci ha regalato lo zio Sergio.
Io e la gallina, abbiamo passato praticamente tutta la Vigilia insieme. Ma volete mettere, la soddisfazione di servirla durante il pranzo di Natale?
Perchè una gallina, non è solo una gallina, quando è allo specchio. E se la servirete durante il pranzo dell'Epifania, ci farete un figurone.
GALLINA ALLO SPECCHIO
1 gallina
200 g prosciutto cotto a fettine
1 cipolla
1 costola sedano
1 carota
1 ciuffo prezzemolo
3 uova sode
1 tartufo nero
gelatina (1 l brodo di gallina; 20 g colla di pesce; 1 bicchierino marsala; 2 chiare d'uovo)
sale
Nettate, fiammeggiate e private delle interiora la gallina; poi lavatela e asciugatela. Riempite d'acqua una pentola, mettetela sul fuoco, portate l'acqua all'ebollizione e aggiungete gli aromi (la cipolla, il sedano, la carota e il prezzemolo), il sale e la gallina; fate rialzare il bollore, riducete il calore e lasciate bollire dolcemente per circa un'ora e mezza. Sorvegliate la cottura e quando la gallina sarà al punto giusto, toglietela dal brodo e lasciatela raffreddare, perché quando la carne è fredda è più compatta e si può più facilmente dividere in pezzi regolari. Togliete la pelle alla gallina, staccate delicatamente il petto con un coltellino e mettetelo da parte; poi staccate tutta la restante carne dalle ossa, e tritatela grossolanamente.
Fate freddare un litro abbondante di brodo, sgrassatelo con cura e poi chiarificatelo.
Prendete due chiare d'uovo e sbattetele poco in una scodella, aggiungete un ramaiolo di brodo appena tiepido e sbattete ancora tutto insieme.
Versate allora chiare e brodo nella pentola, dove sarà il brodo che avete sgrassato, e con una frusta sbattete energicamente il liquido finché le chiare si amalgamino bene alla massa. Fatto ciò portate la pentola sul fuoco e senza cessare mai di sbattere fate che il liquido giunga all'ebollizione.
Appena il brodo leverà il bollore, la chiara si coagulerà sotto forma di fiocchetti minutissimi e voi vedrete apparire negli interstizi il brodo di una limpidità assoluta; togliete via la frusta, levate la pentola dal fuoco e copritela e lasciate riposare il brodo per una decina di minuti.
A questo punto, bagnate una salvietta, strizzatela e appoggiatela sul colabrodo e con un ramaiolo passate nuovamente tutto il brodo raccogliendolo in una terrina. Dalla terrina travasate il brodo chiarificato in una pentola e tenetelo in caldo.
Mettete a bagno in una terrina i foglietti di colla di pesce per una decina di minuti, poi strizzateli con le mani e aggiungeteli al brodo; portate la pentola nuovamente sul fuoco e lasciate bollire la gelatina per due minuti circa a fuoco debolissimo, sempre mescolando, poi levatela dal fuoco.
Appena la gelatina si sarà un po' freddata, versateci il marsala e poi lasciatela freddare ancora ma non del tutto: deve restare allo stato liquido.
Fate rassodare le uova e tagliatele in rotelline.
Cominciate ora con la confezione della vivanda, per la quale occorre un piatto da portata rotondo a bordi alti, di circa venti centimetri di diametro. Versate nel piatto qualche cucchiaiata di gelatina ancora liquida, mischiateci la carne tritata della gallina, mettete il piatto in frigorifero per fare rassodare la gelatina.
Su questo primo strato disponete le fettine di prosciutto cotto. Tagliate il petto della gallina in strisce regolari e partendo dal centro del piatto mettetele a reggiera in modo che tra un raggio e l'altro si intraveda il prosciutto; disponete le rotelline di uova sode e il tartufo tagliato in fettine sulle strisce di petto della gallina.
Su tutta la preparazione versate la gelatina, con molta cura, in modo che i vari ingredienti non si spostino.
Mettete il piatto in frigorifero e lasciatelo fino a che la gelatina sia completamente rassodata.
Ricetta tratta da "Il talismano della felicità" di Ada Boni
1 gallina
200 g prosciutto cotto a fettine
1 cipolla
1 costola sedano
1 carota
1 ciuffo prezzemolo
3 uova sode
1 tartufo nero
gelatina (1 l brodo di gallina; 20 g colla di pesce; 1 bicchierino marsala; 2 chiare d'uovo)
sale
Nettate, fiammeggiate e private delle interiora la gallina; poi lavatela e asciugatela. Riempite d'acqua una pentola, mettetela sul fuoco, portate l'acqua all'ebollizione e aggiungete gli aromi (la cipolla, il sedano, la carota e il prezzemolo), il sale e la gallina; fate rialzare il bollore, riducete il calore e lasciate bollire dolcemente per circa un'ora e mezza. Sorvegliate la cottura e quando la gallina sarà al punto giusto, toglietela dal brodo e lasciatela raffreddare, perché quando la carne è fredda è più compatta e si può più facilmente dividere in pezzi regolari. Togliete la pelle alla gallina, staccate delicatamente il petto con un coltellino e mettetelo da parte; poi staccate tutta la restante carne dalle ossa, e tritatela grossolanamente.
Fate freddare un litro abbondante di brodo, sgrassatelo con cura e poi chiarificatelo.
Prendete due chiare d'uovo e sbattetele poco in una scodella, aggiungete un ramaiolo di brodo appena tiepido e sbattete ancora tutto insieme.
Versate allora chiare e brodo nella pentola, dove sarà il brodo che avete sgrassato, e con una frusta sbattete energicamente il liquido finché le chiare si amalgamino bene alla massa. Fatto ciò portate la pentola sul fuoco e senza cessare mai di sbattere fate che il liquido giunga all'ebollizione.
Appena il brodo leverà il bollore, la chiara si coagulerà sotto forma di fiocchetti minutissimi e voi vedrete apparire negli interstizi il brodo di una limpidità assoluta; togliete via la frusta, levate la pentola dal fuoco e copritela e lasciate riposare il brodo per una decina di minuti.
A questo punto, bagnate una salvietta, strizzatela e appoggiatela sul colabrodo e con un ramaiolo passate nuovamente tutto il brodo raccogliendolo in una terrina. Dalla terrina travasate il brodo chiarificato in una pentola e tenetelo in caldo.
Mettete a bagno in una terrina i foglietti di colla di pesce per una decina di minuti, poi strizzateli con le mani e aggiungeteli al brodo; portate la pentola nuovamente sul fuoco e lasciate bollire la gelatina per due minuti circa a fuoco debolissimo, sempre mescolando, poi levatela dal fuoco.
Appena la gelatina si sarà un po' freddata, versateci il marsala e poi lasciatela freddare ancora ma non del tutto: deve restare allo stato liquido.
Fate rassodare le uova e tagliatele in rotelline.
Cominciate ora con la confezione della vivanda, per la quale occorre un piatto da portata rotondo a bordi alti, di circa venti centimetri di diametro. Versate nel piatto qualche cucchiaiata di gelatina ancora liquida, mischiateci la carne tritata della gallina, mettete il piatto in frigorifero per fare rassodare la gelatina.
Su questo primo strato disponete le fettine di prosciutto cotto. Tagliate il petto della gallina in strisce regolari e partendo dal centro del piatto mettetele a reggiera in modo che tra un raggio e l'altro si intraveda il prosciutto; disponete le rotelline di uova sode e il tartufo tagliato in fettine sulle strisce di petto della gallina.
Su tutta la preparazione versate la gelatina, con molta cura, in modo che i vari ingredienti non si spostino.
Mettete il piatto in frigorifero e lasciatelo fino a che la gelatina sia completamente rassodata.
Ricetta tratta da "Il talismano della felicità" di Ada Boni
Per me questo non è stato un gran Natale.. troppo "magro" (e non in termini di cibo o di regali), troppo sottotono, troppo poco magico, ma ho seguito le tue belle tavole imbandite a festa e sono felice di leggere del tuo Natale davvero natalizio!
RispondiEliminaA presto, e buon inizio anno!