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martedì 4 marzo 2014

Cinghiale alla fiorentina, di quelli a lunghissima cottura


E poi arrivano loro: quei weekend tutti casalinghi.
Quelli in cui al sabato inizi a mangiare alle 13 per ritrovarti a guardare l'orologio che sono le 17 e sei ancora lì, intorno a quella tavola ormai stracolma di bottiglie di spingicaffè.
Quelli in cui il massimo dello shopping è una nuova pianta, che ti riempie di orgoglio la mattina appena sveglia, quando la vedi lì, tronfia nella sua bellezza.


Quei weekend che prevedono i crogiolamenti alla domenica mattina, quando ci si coccola un pò di più a letto e si scova in libreria un libro di cui non si ha memoria dell'acquisto.
Quelli in cui la domenica, alle 14 e dopo una zuppa calda, si esce per una lunga passeggiata con Pepe.

 

E al rientro ci si crogiola ancora un pò davanti ad un bellissimo film prima della cena.
E per cena, la milanese. La prima milanese della vita.


Quei weekend in cui tu senti la primavera, la senti perchè è lì, la riconosci nella luce che ti avvolge e nel profumo che senti nell'aria che però non sapresti descrivere con precisione: un misto di timo, di erba che ancora non si vede ma che è lì, pronta a germogliare. Un misto di terra e violette, le primissime della stagione.



Quei weekend slow, di quelli in cui uno stufato ci sta d'incanto. Perchè in fondo, la neve è sempre magica. Anche quando si sente la primavera e lei decide di fare una sorpresa.


CINGHIALE IN UMIDO ALLA FIORENTINA

1 kg cinghiale
1 bel mazzo prezzemolo
1 carota
1 cipolla grande
4 spicchi aglio
1 costa sedano
2 chiodi di garofano
6 grani ginepro
8 foglie alloro
olive verdi qb
250 ml olio evo
1 bicchiere vino rosso
½ bicchiere marsala all’uovo
sale qb
pepe qb

Prendete la carne, tagliatela a pezzi regolari e metterla in immersione in un recipiente pieno di acqua. Cambiare sovente l’acqua, e lasciarla in immersione finchè l’acqua non risulti quasi pulita ed il cinghiale sia molto schiarito (io l’ho lasciata in ammollo per una notte, cambiando molto spesso l’acqua prima di andare a letto). A questo punto si riempie lo stesso recipiente di acqua, vi si aggiungono 5 cucchiai di aceto e si lascia nuovamente la carne in immersione per 30 minuti o più (io l’ho lasciata 1 ora). Risciacquate la carne sotto l’acqua corrente.
Metterla in una pentola molto capiente affinchè non sia sopramessa e mettere il tutto sul fuoco moderato stando attendi a che non si attacchi alla pentola. Questa operazione serve per fare evaporare l’acqua in eccesso.
 Nel frattempo, preparate un battuto con il prezzemolo, la carota, la cipolla, l’aglio e il sedano. Il battuto deve essere abbastanza consistente: rosolarlo in olio evo a fuoco lento in un tegame abbastanza grande. Aggiungere la carne già preparata come descritto in precedenza e lasciarla rosolare per 30 minuti. Tenere la fiamma sempre regolare.
A questo punto aggiungere mezzo bicchiere di vino rosso e lasciare evaporare, cuocere per un’altra mezz’ora.
Preparare la conserva: prendere un recipiente, mettere 300 ml di acqua e aggiungere 250 ml di conserva. Aggiungere quanto ottenuto alla carne, aggiustando di sale e mettendo del pepe in grani, i chiodi di garofano, il ginepro e l’alloro. Lasciare cuocere per due ore circa. A questo punto aggiungere mezzo bicchiere di marsala all’uovo, le olive verdi e lasciare cuocere per un’altra mezz’ora.
Servire ben caldo con polenta.
Per 6 persone.



Ringrazio di cuore la mamma di Leonardo, per averci regalato questa ricetta, in tempi non ancora sospetti. Ogni volta che tiriamo fuori la versione originale scritta a mano da lei, ci ruba un sorriso, e ci fa pensare che i più bei regali si celano nei gesti più semplici. Grazie di cuore.

4 commenti:

  1. Grazie per aver condiviso questo weekend slow e, sperando che smetta di piovere, aspetto la primavera
    Il tuo cinghiale è davvero speciale e mi piacerebbe mangiarlo in una di queste giornate piovose e fredde, pensando alle primule e violette!
    Ciao
    Isabel

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  2. Bellissimo week end e favolosa ricetta, anche il cagnone è super!
    Cri

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  3. Ciao Sere, che bel week end! Ogni tanto bisogna proprio coccolarsi con un po' di "slow" invece di correre sempre! Il tuo stufato è perfetto in questa logica e davvero delizioso alla vista... Non oso immaginare al palato!!! Ti abbraccio!

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  4. Che meraviglia di week-end.. io ne sogno uno così da tempo, ma essendo spesso sola, finisco per andare da mammà con Olivia (la cugina bianca del tuo pepe), e mi faccio un po' coccolare dai miei.
    Ogni tanto ci va pure quello, ma anche al cinghiale direi difficilmente di no ;)

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