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venerdì 22 novembre 2013

Platti: la magia di un caffè

 
Torino la magica, Torino l'elegante, Torino che non ti delude mai.
Quella città in cui mi trovo un po' casa, ogni volta di più, e ogni volta di più mi si riempiono gli occhi di lacrime. La nostalgia che prende è tanta. E ad ogni giro un ricordo nuovo affiora. E mi emoziona.
Mi emoziona perchè le sensazioni e l'amore che ho ora per Torino, non li ho sempre avuti così. Ricordo ancora quando non vedevo l'ora di prendere quel treno per ritornare a casa, nella mia amata Valle, dalle persone che mi mancavano.
La nostalgia è una di quelle cose che abbiamo sempre nei confronti di ciò a cui più siamo affezionati e di cui sentiamo la mancanza. Ecco, ora a me Torino manca.

Mi manca vedere svettare alta nel cielo la Mole Antonelliana, il simbolo che identifica così bene questa città. Mi mancano i parchi, e il verde che si poteva vivere, nonostante i palazzi così grigi (ma così belli). Mi manca anche Mamma Fiat (ma chi l'avrebbe detto! :)), immagino perchè il primo lavoro sia un pò come il primo amore, che non si scorda mai.
E mi mancano tantissimo i bar storici, quelli dove entravi anche solo per un caffè, ma era un caffè che ti scaldava il cuore. Dove la frenesia che correva tutto intorno a te, per un attimo si fermava, e ti regalava quei minuti così preziosi. Quei minuti che ti allegeriscono il cuore.


Quando sono entrata da Platti, ho rivissuto tutto questo, e molto di più.
Un regalo inaspettato, una nuova scoperta, una gita del sabato in un luogo a me così caro.
Un pranzo insieme a Comandante Amigo e l'occasione di avere accesso anche alla pasticceria e alla cucina di questo bar storico, una occasione rara, per la quale mi sono sentita una privilegiata. Che poi, a dirvi la verità, non me la sentivo nemmeno, di parlarvi di Platti. Perchè non lo conoscevo così bene, perchè invece chi conosce bene me sa quanto io ci tenga a dare i consigli giusti e non fatti a caso. Perchè questo blog sta diventando sempre più consapevole in fatto di cibo, e sempre più consapevole anche di comunicare con qualcuno, dietro a questo schermo.
Quindi, durante la mia visita, non era certo che poi io mi sbilanciassi. Non era certo questo mio post.
Poi ho passato un pranzo qui, ed ho deciso che si, che dovevo parlarvene.

 
Non so se è perchè ho visto la "biga" (un tipo particolare di lievito :)) del pane del tramezzino, rigorosamente home made (oddio, non ne avevo mai vista così tanta tutta insieme), o perchè ho parlato con il giovane Direttore, Andrea Sabbia (un passato da Stratta, Baratti e nell'hotellerie di lusso), così educato nei modi da farmi pensare ad un uomo di altri tempi, di quelli che è difficile trovare per caso. O ancora per la passione con cui il pasticcere Nicola Ciarallo ha saputo e voluto farmi vedere le sue opere e me le ha raccontate con così tanto amore.


Non so se è per l'ambientazione da fiaba che vi ho trovato in un giorno d'autunno, o se è perché il Platti di Torino mi ha ricordato una Parigi che è nel mio cuore da sempre, con una cura dei dettagli che non si trova in altri luoghi.


Non so se è stato il revival di tempi andati, in cui mi prendevo un po’ di tempo e mi accomodavo in uno dei tanti Locali Storici di Torino, di quelli con la L maiuscola, di quelli dove entravo e ordinavo un caffè e un marron glacè, in compagnia di una delle mie più care amiche. Di quelli in cui scoprivo dei tramezzini da urlo, per un pranzo al volo, ma senza rinunciare alla golosità, che quella, come si sa, non manca mai!


 
Non so quindi il motivo, ma so che ho deciso di parlarvene, perché mi sento di consigliarvi di venirci, qui da Platti. Se siete di Torino, probabilmente non avrete bisogno di questo mio consiglio. Se state pensando di organizzare una visita in questa meravigliosa città, tutta da scoprire, segnatevi questo nome. Per un pranzo veloce (i tramezzini sono divini), o per riscaldarvi con un tè caldo e una fetta della loro torta (si chiama proprio torta Platti, o mio Dio, mai cioccolato fu speso in modo migliore!).


Insomma, regalatevi una domenica, magari proprio a dicembre, in cui tutto viene avvolto da una luce più calda grazie alla magia del Natale, per visitare Torino, la mia Torino. E regalatevi una pausa qui, in un ambiente così magico e da sogno. E una passeggiata in centro, a caccia di luci di artista. Ne sono certa, tornerete a casa con il cuore più leggero.

10 commenti:

  1. Che magia!
    Qualcosa che realmente ti lascia senza fiato, viene voglia di scoprire ogni angolo, ogni stucco, ogni doratura, ogni intarsio in quelle maestose boiserie.
    Bellissimo spazio e immagino l'inebriante aroma che ti avvolge appena varcata la soglia ed il piacere, intenso e più privato ad ogni prezioso assaggio.
    Un caffé ed un marron glacé.....splendida ordinazione!:)

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    1. Vero, io e Comandante Amigo eravamo proprio così: senza fiato. Come mi piacerebbe tornarci sotto Natale... ❤️ Potrei sostituire il marron glacé con un gianduiotto! ;)

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  2. Che bello, questo caffè è stupendo viene voglia di venire a vederlo. Il Piemonte è una delle tre regioni di cui non ho visto nulla ma spero prima o dopo di rimediare. Per fortuna che non sono golosa visto che il dolce non mi fa bene ma una tortina, cioccolato caldo ben volentieri.
    Grazie della condivisione e buona fine settimana.

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    1. Quando deciderai di farvi visita, non scordarti di Torino allora! :)

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  3. Aspettavo questo post e mi piace guardare ciò che hai raccontato a parole. Mi piace Torino, così ordinata e distante da altre città italiane.
    Per quanto riguarda la nostalgia, anche su questo aspetto siamo molto diverse: difficilmente penso al passato e alle cose che non ci sono più e di conseguenza, provo nostalgia. E' un sentimento strano la nostalgia che ci porta a rimpiangere situazione che non ci sono più e quando invece siamo nel presente, vorremmo essere da un'altra parte per poi avere nostalgia, nel futuro, di una cosa passata. Mi sono incasinata! :-)
    Baci

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  4. Sere, sapessi da quanto desidero passare almeno un weekend a Torino! Mi è sembrata una città affascinante e ricca di stimoli interessanti, anche se ci sono stata solo una volta e di passaggio. Se mai riuscirò a tornarci, farò tesoro di questo tuo consiglio. Bacio

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  5. Ciao Sere!! Mi sono unita volentierissimo ai tuoi lettori, ti ho scoperta per caso ed hai veramente un bellissimo blog! Mi farebbe piacere se passassi a trovarmi! A presto Camilla http://camilladolcicreazioni.blogspot.it

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  6. Eh, i locali storici di Torino..
    Eh, Torino, la mia Torino.. quella che amo ogni giorno di più, con la sua eleganza e delicatezza, le sue bellezze, la sua storia.
    Che bello leggere della propria città qui, e così.
    E come ti invidio quel giro nella loro pasticceria.
    Quasi quasi oggi esco e vado a prendere un caffè da Platti, solo così, tanto per..

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  7. Il caffè Platti è la tappa obbligata di tutti i miei gruppi che porto a Torino. E' il pranzo finale del viaggio, il caffè storico che chiude i nostri week end ed uno dei posti che maggiormente amo di questa città. Ti mando un bacio carissima.
    Pat

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  8. :) Questo posto è proprio da te. Bel post e bella recensione. Platti inserito nella to do list delle cose da fare durante la prossima gita a Torino. ;) :*

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